Adrion cerca Nezia…

Adrion cerca Nezia... Una storia d'amore

Anno 1099 d.C. I Cristiani sono alle porte di Gerusalemme.
Fatima, al servizio di un ricco musulmano, incarica la giovanissima ed ignara schiava Astarte di fuggire dalla Terrasanta per ricreare nelle terre dei Cristiani il meraviglioso “Giardino del Piacere”, le cui piante, usate incautamente, possono portare sventura e malattia. Astarte, sfruttando i tratti ancora mascolini della sua acerba età, riesce ad imbarcarsi su un vascello e ad entrare nelle grazie del capitano della nave, che, scoperta la sua identità, la accoglierà comunque nella sua casa sull’isola di Torcello. Qui Astarte si convertirà al Cristianesimo ed aiuterà la padrona a crescere i suoi figli, Nezia e Marcello (di cui si innamora…) dedicandosi, secondo i dettami di Fatima, alla meticolosa cura del giardino. Lo spirito del nuovo boschetto, Shira, è l’unica traccia che rimane ad Astarte delle sue lontane origini. È lei a svelare il terribile presagio che si cela dietro la nascita di Nezia, promessa sposa ad un ricco mercante, ma recalcitrante a questo destino perché innamorata del giovane Adrion… commossa dall’innocenza della schiava, lo spirito della vendetta deciderà comunque di risparmiare Astarte e la sua discendenza…

In copertina: Tintoretto, Arianna, Venere e Bacco, (particolare, 1576 ca.), Palazzo Ducale, Venezia.

Il libro non è più in distribuzione, per ordinarlo scrivi a : info@auroraprestini.it

Ce la faranno due anime fatte l’una per l’altra, che si cercano eternamente a ritrovarsi in questa favola da mille e una notte?
Bisogna leggerlo per scoprirlo.
Lo spirito del nuovo romanzo di Aurora Prestini colpisce sin dalla copertina, in cui si raffigura un particolare di un quadro di Tintoretto esposto al Palazzo Ducale di Venezia.
Venezia, la Serenissima, la Dominante, la Regina dell'Adriatico... Venezia, città della poesia, dell'amore, del mistero... Venezia greca, bizantina, cristiana e mussulmana che fa da sfondo alla storia di Astarte, una schiava cacciata da Gerusalemme che ha il compito di ricreare lì un Giardino delle Delizie, pieno di alberi i cui frutti sono in grado di donare sia la vita che la morte.
La storia diventa ricca di vari personaggi: Shira (la Regina dell'Ibisco Nero); Nezia (figlia del mercante che la ospita); Marcello (fratello di Nezia e futuro marito di Astarte).
E sarà proprio la figura di Nezia il motore portante di tutta la vicenda: è una ragazza particolare, diversa dalle altre, che porta con sè un segreto karmico, i cui effetti sono frutto delle azioni compiute nelle vite precedenti così come lo è il suo amore per il mare, cioè per Adrion (lo spirito del mare Adriatico).
Il loro amore è eterno perché è nato con la stessa città di Venezia: città a cui Venere donò la bellezza (di cui l'omaggio in copertina), di cui Nezia fece parte sin dal suo grembo materno e di cui fu costretta a patire le pene in eterno per il suo amore per Adrion.

Francesca Arangio

aphorism.it

Due anime fatte l’una per l’altra, e che si cercano eternamente senza riuscire a trovarsi mai, s’incarnano in corpi diversi, in ere diverse, in vite diverse, ma sentono il reciproco richiamo.
E’ una formula che funziona sempre, in narrativa, ma che Aurora Prestini, giornalista di origine lombarda, usa addirittura per scrivere la storia di una città, la sua, Venezia. Una parte della quale è questo struggente romanzo, Adrion cerca Nezia…una storia d’amore(Gruppo Albatros Il Filo, 2008)
Ed è la Venezia bizantina della prima metà del XII secolo, la Venezia che partecipa alle Crociate e che subisce l’influenza dell’Oriente greco e musulmano, lo sfondo per l’avventura di Astarte, schiava di origine musulmana inviata dalla sua padrona via dalla Gerusalemme assediata dai Cristiani: suo compito sarà ricreare in terra cristiana il Giardino delle Delizie, pieno di frutti capaci di dare la vita, ma anche la morte. Come in una fiaba delle Mille e una Notte, in realtà la bambina ignora chi sta portando davvero con sé: un “genio del giardino”, la Regina dell’Ibisco Nero, che dovrà sguinzagliare contro i Cristiani per vendicare la conquista di Gerusalemme. Doveva essere una pedina e null’altro, la piccola Astarte, il “cavallo di Troia” che avrebbe portato in una qualsiasi famiglia cristiana la vendetta dell’Islam. Fatima non poteva sapere che gli “infedeli” non avrebbero visto una “cosa” in quell’esserino, ma una creatura; una creatura da allevare, da educare, una creatura da amare.
Un altro sarà il compito che aspetta Astarte. Il suo nome è Nezia, figlia del mercante che l’accoglie e sorella di Marcello, che diverrà suo marito. Non è una ragazza come le altre. Bambina e donna allo stesso tempo, sembra nascondere un segreto, un segreto celato dietro la sua nascita. Ribelle a qualsiasi proposta di matrimonio, per una sola ragione, apparentemente senza senso: “Io sono innamorata del mare”.
Astarte non lo può sapere, ma questo amore è più antico della nascita stessa di Nezia. Perché è Nezia ad esser più antica ancora della sua nascita, e così Adrion, il suo amato, il quale altri non è che lo spirito del Mare Adriatico. Un amore che è nato con Venezia, città consacrata a Venere, come Nezia, consacrata alla dea fin dal grembo materno. Consacrata al tragico amore per uno spirito, lo Spirito del Mare.

fonte: https://ilpalazzodisichelgaita.wordpress.com/2011/09/26/adrion-cerca-nezia-una-storia-damore/

Mercuriade