Spirito di Lucerna

Spirito di Lucerna

21 dicembre 1577: Venezia, in ginocchio per la peste, invita tutti gli operai specializzati che si trovino colpiti da bando per qualsiasi crimine, a tornare, garantendo l’immunità coloro che prenderanno servizio entro sei mesi. Pietro, un giovane maestro veneziano esiliato in Francia ed ammalato di nostalgia, decide di tornare con tutta la famiglia, ma a Venezia lo riassale un ricordo antico, quando voleva una donna tutta per sè, corrispondente ad una determinata immagine fantastica ed aveva creduto di vedere la donna amata prigioniera d’una lucerna di cristallo… sarà una giovanissima cortigiana, Lucrezia, a restituire vita al sogno, ma a che prezzo…


In arrivo la seconda edizione

"Pietro, vetraio esule in Francia, cerca di tornare nella sua Venezia assediata dalla peste. Nella sua mente, un'immagine continua: una donna imprigionata in una lucerna di cristallo; una donna che Pietro vuole a tutti i costi liberare".

È questo ciò che si legge sul quarto di copertina di "Spirito di Lucerna", romanzo estremamente incisivo di Aurora Prestini col quale l'autrice si addentra in un'attenta e profonda analisi di Venezia e del misterioso mondo che questa città rappresenta. E queste poche righe sono già sintomatiche della lodevole complessità dell'intera opera.

Una frase, tratta dal testo del romanzo, appare emblematica di tutta ragione di fondo che domina la storia: "L'idea di essere legata a tante persone le provocò un disagio profondo", dice la voce narrante. E in effetti quello che emerge dalla lettura è proprio la presenza di una fitta ed intricata rete di rapporti tra i numerosi personaggi della storia (il vetraio Pietro, la bella Lucerna e la sua amica Lucrezia, Alvise, Cecilia, Zane...); rapporti che come fili di una meticolosa ed efficiente ragnatela, irretiscono il lettore e instaurano sottili parallelismi tra le diverse e complesse esistenze degli stessi personaggi, in virtù di un'escalation di avvenimenti sorprendenti. Notevole è il modo col quale l'autrice fa percepire al lettore Venezia, città dove l'influsso dell'arte bizantina e la presenza di specchi d'acqua che la circondano da più parti, danno luogo ad uno dei più emozionanti spettacoli di luce ed architettura riflessa. Con una prosa incisiva e figurativa, la Prestini ci consegna un romanzo avvincente e misterioso dove il lettore viene catturato completamente dalla vicenda di Lucerna, dal mistero, svelato poco alla volta nell'avanzare della storia, che caratterizza la figura della stessa e dallo stretto ma imprevedibile rapporto che la lega al vetraio Pietro. Un romanzo, dunque, per chi voglia intraprendere un viaggio dentro il mistero, all'insegna di continui colpi di scena. Un romanzo che tiene col fiato sospeso e regala emozioni reali e tangibili.

fonte: https://www.aphorism.it/recensioni/pietro-vetraio-esule-in-francia-cerca-di-tor/

Claudio Volpe

aphorism.it